STEP #11 - I COSTRUTTORI

Sino alla fine del 13° sec., la domanda di strumenti fu molto limitata e la loro produzione estremamente ridotta. I pochi studiosi, spesso confinati all’interno di comunità monastiche isolate, cercavano di provvedere personalmente alla loro costruzione o si rivolgevano a un artigiano locale. La situazione cominciò a cambiare soprattutto a partire dalla fine del 14° sec., in seguito al lento sviluppo di una serie di eventi. In particolare, vi fu la nascita in alcune città europee delle prime università e dei primi collegi di studio, l’apparizione di nuove attività sempre meglio definite, quali quella di costruttore o di topografo, il crescente interesse per l’astrologia e di conseguenza per l’astronomia (due discipline all’epoca del tutto inscindibili), nonché un espandersi dei traffici e dei commerci. In seguito, lo sviluppo delle tecniche di rilevamento topografico, dell’arte del costruire, della navigazione, del calcolo e della misura richiesero l’adozione di nuovi strumenti la cui fabbricazione contribuì alla nascita e al lento, ma definitivo affermarsi della figura del costruttore come attività indipendente e a tempo pieno. Inoltre, il commercio di semplici strumenti di uso comune, quali bilance, compassi, squadre ecc., permise ad alcuni abili artigiani di specializzarsi nella realizzazione di strumenti più sofisticati, come quelli astronomici. Infine, la diffusione della stampa nel 15° sec. consentì la pubblicazione di tavole astronomiche, così come quella dei trattati sull’uso degli strumenti sempre più complessi. 

A cavallo fra il Quattro e il Cinquecento, Jean Fusoris (1365 ca.-1436), ecclesiastico e studioso francese, si distinse nella fabbricazione di strumenti destinati a università o a ricchi committenti, combinando conoscenze teoriche di sapere matematico con l’abilità manualeNella Vienna della seconda metà del Cinquecento, Hans Dorn (1430/1440-1509) fu un costruttore originale e innovativo. A Norimberga si trovava nel 16° sec. l’officina di Georg Hartmann (1489-1564), umanista, astronomo, matematico ed ecclesiastico; oltre cento sono gli strumenti oggi sopravvissuti provenienti dalla sua bottega. Sempre a Norimberga si distinse in modo particolare Christoph Schissler (1531 ca.-1608), autore di splendidi compendi (strumenti multipli che spesso racchiudevano orologi solari, calendari, tavole delle latitudini, bussole ecc.). Gualterus Arsenius (m. 1580 ca.), membro più importante di un’altra famosa famiglia di costruttori, fu il nipote di Rainer Gemma Frisius, cartografo, matematico e costruttore, (1508-1555) e ne continuò l’attività. Infine, Michel Coignet (1549-1623) fu attivo ad Anversa e continuò la tradizione della scuola di Arsenius.

Queste figure, che è riduttivo definire semplicemente costruttori, furono sovente al tempo stesso cartografi, matematici, astronomi, autori di trattati e di atlanti e possedevano vaste conoscenze nell’arte della navigazione, nelle tecniche dell’incisione, nelle proiezioni geografiche. In questi campi numerose erano le connessioni culturali e specialmente la trasmissione di conoscenze relative alle applicazioni pratiche della matematica e della geometria e dell’arte dell’incisione tra i Paesi Bassi e l’Inghilterra. Ne fu un esempio il fiammingo Thomas Gemini che, dopo aver lavorato nella bottega di Frisius, emigrò a Londra dove stabilì la sua attività e, verso la metà del Cinquecento, marcò l’inizio dell’era dei cosiddetti costruttori elisabettiani. Fra essi ricordiamo i nomi di Henry Cole, James Kynvyn, Augustine Ryther e Charles Whitwell.


Sitografia

https://www.treccani.it/enciclopedia/gli-strumenti-della-scienza-e-la-loro-produzione_%28Il-Contributo-italiano-alla-storia-del-Pensiero:-Tecnica%29/

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